Abitato già dall'Alto Medioevo, il colle fu sede di
un castello, Il Castello di Monsummano Terme che viene citato per
la prima volta in un documento ufficiale del 1005, quando esso era
sotto la giurisdizione dell'Abbazia di Sant'Antimo, venne quindi
ceduto agli Aldobrandeschi, per poi passare, nel 1218, alla cittą
di Lucca che lo fortificò ulteriormente.
Nel 1328 Monsummano entrò a far parte della Lega della
Valdinievole che aveva come scopo quello di contrastare l'espansione
territoriale della città di Firenze; cosa che non ebbe molto
successo visto che riuscģ comunque a conquistare il borgo.
Nel corso del XIV secolo per Monsummano ebbe inizio una fase di
declino dovuta al diffondersi delle paludi. Nel 1605, in seguito
al miracoloso scaturire di una fonte d'acqua presso un tabernacolo
dove si trovava un'immagine della Vergine, venne costruito, per
volere del Granduca Ferdinando I de' Medici, un Santuario detto
di Fontenuova e attorno a esso si radunò la comunità
di Monsummano Terme.
Agli inizi del Settecento Monsummano passò per eredità
a Pietro Leopoldo di Lorena. La dominazione lorenese venne interrotta
all'inizio dell'Ottocento dall'invasione dell'esercito francese,
che rimase stanziato nel territorio fino al 1814. Dal 1815 Monsummano
fece parte del Granducato di Toscana fino a metà del XIX
secolo.
Alla metà dell'Ottocento vennero scoperte le grotte termali
di Monsummano.
In quel periodo vennero effettuati i primi studi sulla qualità
dell'acqua che sgorgava dalle sorgenti di Monsummano che da allora
vennero costituite in veri e propri stabilimenti termali. Nel 1861
Monsummano Terme venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re
Vittorio Emanuele II di Savoia. |